Reclutamento Docenti: le novità di Valditara?
Il nuovo ministro, in relazione al reclutamento docenti, parla di “Alcune migliorie anche in relazione alla riduzione del precariato e i percorsi transitori necessari“.
“L’obiettivo è preciso – spiega Valditara: realizzare un quadro transitorio che a regime sia in grado di garantire la qualità del profilo docente e di attrarre quanti vogliano affacciarsi alla professione, garantendo il necessario rinnovamento generazionale“.
Ricordiamo che queste migliorie di cui parla il Ministro dovranno tener necessariamente conto della Riforma Bianchi, da poco approvata, Riforma che in realtà non è ancora operativa in quanto mancano i decreti attuativi relativi alla formazione iniziale e all’abilitazione degli insegnanti. Nodo da sciogliere che potrebbe comunque far posticipare il tutto, come abbiamo spiegato in precedenza.
Ricordiamo come funziona il nuovo reclutamento: Riforma del reclutamento docenti nel decreto PNRR2. Di cosa si tratta?
Il sistema a regime del nuovo reclutamento e formazione iniziale degli insegnanti, dal 1 gennaio 2025, prevede:
I percorsi abilitanti da 60 CFU, con prova scritta e lezione simulata. La prova scritta sarà costituita da un’analisi critica del tirocinio scolastico effettuato durante il percorso.
L’accesso al concorso avviene o con l’abilitazione o con il requisito di 3 anni di servizio nella scuola statale, nei cinque anni precedenti, di cui almeno 1 nella classe di concorso. Per chi partecipa al concorso con l’abilitazione e lo vince c’è l’assunzione a tempo indeterminato. Per chi partecipa senza abilitazione (con il requisito di servizio) è prevista la sottoscrizione di un contratto annuale di supplenza (31 agosto) durante il quale il docente sostiene un percorso formativo da 30 CFU, che se superato positivamente dà diritto all’assunzione con contratto a tempo indeterminato.
Il docente, una volta sottoscritto il contratto, sostiene il periodo di prova con test finale, come da DM 226/2022 e in caso di esito positivo è definitivamente confermato in ruolo.
Prevista una fase transitoria, valida fino al 31 dicembre 2024 che prevede:
Attivazione di percorsi formativi da 30 CFU che danno accesso ai concorsi fino al 31 dicembre 2024, oppure accesso con i 24 CFU, purché acquisiti entro il 31 ottobre 2022.
Procedura concorsuale. Per chi risulta vincitore sottoscrizione di un contratto annuale (31 agosto), completamento del percorso universitario e accademico di formazione iniziale per 30 CFU, che in caso di esito positivo dà diritto all’assunzione a tempo indeterminato.
Il docente, una volta sottoscritto il contratto, sostiene il periodo di prova con test finale, come da DM 226/2022 e in caso di esito positivo è definitivamente confermato in ruolo.
Sono inoltre previsti corsi da 30 CFU rivolti ai docenti già abilitati in altra classe di concorso o altro grado e per i docenti specializzati e assunti su sostegno, ma privi dell’abilitazione sulla disciplina.
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